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La memoria dell’acqua: intervista ad Atul Bhalla di Maria Teresa Capacchione

L’acqua. Quella del fiume Yamuna (uno dei maggiori affluenti del Gange, ndr), quella che scorre sotto i nostri piedi negli acquedotti delle città, l’acqua di una pozzanghera, l’acqua racchiusa in un bicchiere, l’acqua di cui siamo fatti noi stessi. L’acqua in tutte le sue forme e con tutti i suoi significati, è al centro del lavoro di Atul Bhalla (1964), artista concettuale tra i più apprezzati in India e internazionalmente, invitato dalla Fondazione Find  – Fondazione India-Europa di Nuovi Dialoghi – durante il Summer Mela Festival che si è tenuto all’Accademia Filarmonica Romana,  dal 21 giugno al 5 luglio. La sua installazione nei giardini rimane però fino al 15 luglio. L’abbiamo intervistato (vai all’articolo)

Per la fotografia si ringrazia Mario d’Angelo

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Pubblicato inArte contemporaneaFotografiaIndiaMostreViaggi

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